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Il monumento sulla via Appia è visitabile senza prenotazione
Riapre al pubblico il Mausoleo di Romolo
 

 


Finalmente riapre al pubblico ed è visitabile senza alcuna prenotazione il mausoleo di Romolo tra il II e il III miglio della via Appia, dopo un lungo restauro costato 873 mila euro e realizzato dalle Ditte MBS e Angeloni con la supervisione tecnico-scientifica della Sovrintendenza Capitolina.
Il tempio sepolcro di Romolo, il figlio di Massenzio morto giovinetto nel 309 d. C., fu eretto insieme con il meglio conservato dei circhi romani, lungo 513 metri e largo 92. Si vedono ancora le gradinate e i “carceres”. Qui, nel 1636, l’inglese William Petty ritrovò a pezzi e seminascosto dalla vegetazione l’obelisco utilizzato dal Bernini nella Fontana dei Fiumi a piazza Navona.
I due edifici fanno parte della grande villa imperiale attribuita a Massenzio, un complesso veramente eccezionale. Il Frazer considerava il rapporto palazzo-circo-mausoleo analogo a quello tra i palazzi imperiali sul Palatino, il Circo Massimo e il tempio di Ercole dell’Ara Massima. Il Grabar, da parte sua, reputava il Mausoleo di Romolo un vero e proprio heroon.
Secondo il primitivo progetto, il Mausoleo avrebbe dovuto avere due piani. Fu edificato solo quello inferiore, seminterrato, con la cripta funeraria. Il piano superiore, invece, non sarebbe mai stato realizzato. La cripta è a pianta circolare con un pilastro centrale ed è priva di decorazioni. La nicchie per la deposizione dei sarcofagi si aprivano nel corridoio anulare, che a sua volta immette in un vestibolo quadrangolare, studiato forse per fare da accesso al piano superiore. Il restauro ha rimesso in luce anche l’ingresso originario, murato nei secoli scorsi, che si apre sul lato opposto alla via Appia. Il Mausoleo è circondato da un grande quadriportico.
Nel Settecento venne addossato al Mausoleo un casale agricolo, poi divenuto una palazzina padronale dei Torlonia.
Purtroppo solo una parte dell’intero complesso, come spiega il Sovrintendente capitolino Claudio Parisi Persicce, è conosciuta e studiata. Molti monumenti risultano ancora interrati e solo ulteriori e cospicui finanziamenti – calcolati in circa 8 milioni di euro - potranno permettere di scavare e restaurare le altre strutture.
Secondo il sindaco di Roma, Ignazio Marino, la riapertura del Mausoleo di Romolo va ritenuta un ulteriore tassello verso la realizzazione del più grande parco archeologico del mondo, quello che dalle pendici del Campidoglio va fino all’Appia Antica. Marino ha aggiunto che hanno partecipato ai lavori di restauro e di recupero dell’area anche alcuni soggetti condannati, che il Ministero della Giustizia ha incluso in un progetto di reinserimento.

 

di Cinzia Dal Maso
8 Maggio 2014

© Riproduzione Riservata

 


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