Il grande attore toscano interpreta "Erodiàs" di Giovanni Testori

I lamenti di Sandro Lombardi

risuonano all’Ara Pacis

di Alessandro Venditti

Il Museo dell’Ara Pacis ospiterà – venerdì 12 settembre - l’evento conclusivo gratuito di "Musei d’Estate. Quando l’arte diventa spettacolo", manifestazione promossa dall'Assessorato alle Politiche Culturali del Comune di Roma in collaborazione con Zètema Progetto Cultura: "Erodiàs" di Giovanni Testori, interpretato da Sandro Lombardi. L’opera costituisce il pannello centrale del trittico con cui il grande scrittore lombardo ha chiuso la sua teatrografia. Si tratta di tre lamenti di morte, il primo è dedicato a Cleopatra, il secondo a una delle figure femminili più care a Testori: Erodiade, concubina di Erode, il cui folle amore non ricambiato per Giovanni Battista, la spinse a farne chiedere la testa dalla figlia Salomè. L’ultimo lamento è quello della Vergine.

Scritti durante la malattia che lo portò alla morte e pubblicati postumi con il titolo di "Tre lai" nel 1994, il compianto di Cleopatra sul cadavere di Antonio, di Erodiade sulla testa mozza di Giovanni Battista, di Maria di Nazareth sul corpo martoriato del figlio Gesù, si presentano anche come tre conversazioni con la morte, che le tre donne affrontano in modi diversi.

In un teatrino di una cittadina dell’Italia settentrionale, tra i laghi e i monti, un attore, identificandosi con Erodiade, intona uno strampalato canto funebre. La concubina di Erode inizia il suo lamento rimproverando il Battista di esserle apparso, tra i fumi del crepuscolo, troppo bello e seducente, e rievoca ogni sua attrattiva.

Questo monologo è anche un canto d’amore appassionato, struggente e disperato, in cui repentini scarti d’umore spostano di continuo il clima scenico dai toni alti della tragedia a quelli familiari e un po’ grotteschi da teatro di varietà, con un linguaggio ampolloso e barocco che a volte apre a momenti di comicità.

Sandro Lombardi è considerato da molti critici il maggiore attore italiano della sua generazione. Ha fondato a Firenze, insieme con Federico Tiezzi e Marion D'Amburgo la compagnia "Il Carrozzone", che ha debuttato nel 1972 con "La donna stanca incontra il sole" e si è imposto l’anno seguente al I Festival delle Nuove Tendenze di Salerno.

Nel corso degli anni, la compagnia ha attraversato varie fasi stilistiche, pur restando sempre fedele a se stessa e di primo piano nel panorama italiano ed europeo.

Per quattro volte, tra 1988 e 2002, Lombardi ha ricevuto il Premio Ubu per la migliore interpretazione maschile dell'anno. Si è anche imposto al pubblico per il suo originale modo di recitare poesia e brani di narrativa: da Pascoli a Leopardi, da Dante a Petrarca, da Campana a Palazzeschi, da Pasolini alla Valduga, da Gadda a Tolstoj, da Seneca a Cervantes.

La casa editrice Feltrinelli sta curando la pubblicazione del suo primo romanzo, "Le mani sull'amore".

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