Grande successo per la 48 ore di visite a siti e cantieri di restauro in Campania Da Cuma a Paestum, l’arte è in festa
Con circa 920 cantieri di scavo o restauro, la Campania si propone come una delle regioni d’Italia più attente al proprio patrimonio storico e archeologico. Lo prova il grande successo della quinta edizione della Festa dell’Arte dedicata a campania>artecard, la 48 ore appena conclusa che ha visto 30 siti aperti gratuitamente al pubblico e 43 cantieri di restauro visitati, da Cuma a Paestum lungo un itinerario che sta riportando alla luce tesori di inestimabile valore, un’iniziativa dell'Assessorato regionale al Turismo ed ai Beni Culturali della Campania attuata in sinergia con il ministero per i Beni e le Attività culturali, gli enti interessati e con il coordinamento della Società campana per i beni culturali. Così sabato mattina il sito archeologico di Cuma si è mostrato in tutta la sua bellezza ad appassionati, studiosi e intere scolaresche che hanno potuto apprezzare le recenti scoperte soprattutto nell’area del Foro, centro amministrativo, giudiziario e religioso della città in epoca romana. La grande piazza rettangolare appare dominata sul lato orientale dall’imponente mole del Capitolium, mentre i restanti tre lati erano racchiusi da un porticato, con alte colonne di tufo grigio rivestito in stucco bianco, sulla cui trabeazione si alternavano stupefacenti maschere teatrali sempre in tufo. Naturalmente, in un sito complesso come quello di Cuma varie epoche e culture convivono e si sovrappongono, come nel Tempio con Portico, dell’inizio del I secolo d. C., dove sono emerse strutture di culto di età sannitica (V secolo a.C.) o come nella settecentesca Masseria "del Gigante", impiantata su un edificio di culto imperiale della fine del I secolo d. C., forse dedicato a Vespasiano. La curiosa denominazione del complesso rustico ha una semplice spiegazione: il Gigante altro non è che un colossale torso di Giove qui rinvenuto, che costituiva la statua di culto del vicino Capitolium. "Per il quinto anno abbiamo offerto occasioni di visita all'interno del circuito di siti e musei di campania>artecard – ha spiegato l'assessore al Turismo ed ai Beni Culturali della Regione Campania, Marco Di Lello - nella convinzione che il nostro patrimonio culturale è un ottimo biglietto da visita per potenziare i flussi turistici nella nostra regione". "Il turismo culturale – ha proseguito Di Lello" – rappresenta il nostro fiore all’occhiello: da Capodimonte, famoso per le grandi mostre, al Museo Archeologico Nazionale, che raccoglie reperti unici in Italia e nel mondo. Ma anche l’arte contemporanea è oramai di casa a Napoli e in Campania: il Madre, nel cuore del centro storico, esibisce capolavori di grandi artisti e a Benevento il Museo Arcos offre straordinarie esposizioni. Per non dimenticare luoghi quali Caserta e la sua incredibile Reggia. E Pompei, Ercolano, Paestum: ma l’elenco può allungarsi all’infinito".
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