Capolavori d’arte antica esposti al Quirinale fino al 15 marzo Nei tesori della Bulgaria la grande cultura europea
Dalla preistoria all’età del Bronzo, dai periodi greco classico e romano fino ai nostri giorni, il territorio dell’attuale Bulgaria appare come un luogo privilegiato dove il mondo mediterraneo si è confrontato con popoli e realtà nuovi, una terra di incontro e scambio culturale tra la Grecia centrale e la Macedonia. Qui era la Tracia, patria di re leggendari le cui storie si intrecciano con quelle di eroi e dei greci: Licurgo, Diomede, Tereo, Fineo. Sono la più chiara testimonianza del ruolo centrale rivestito dalla Tracia i gioielli del V-III sec.a.C. rinvenuti nelle tombe dei re traci, i sontuosi corredi composti da oggetti d’oro, argento e bronzo, di vasellame di squisita fattura, nella cui realizzazione gli artisti e gli orafi greci dovettero rivestire un ruolo essenziale. Ancora fino al 15 marzo la Sala delle Bandiere del Palazzo del Quirinale, su proposta del Presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, accoglie la straordinaria mostra "Tesori della Bulgaria. Dal Neolitico al Medioevo", dedicata ai favolosi tesori di epoca compresa tra il V millennio a.C. e l’età medievale, portati alla luce negli ultimi anni dagli archeologi bulgari e in parte restaurati dall’Italia. La millenaria storia della Bulgaria rivive attraverso 55 oggetti unici dell’arte antica, come la maschera funeraria d’oro del tumulo Svetitza, la corona d’oro, i rhyta e le ginocchiere del tumulo situato tra i villaggi di Zlatinitsa e Malomirovo. Un discorso a parte merita la testa bronzea di Seute III del tumulo Goliama Kosmatka. "E’ merito di Paolo Moreno – scrive Louis Godart nell’elegante catalogo FMR – aver sottolineato che la testa di Seute III appare al culmine di una secolare ricerca attica sul tema dell’anziano barbato, di cui sono emblematici i ritratti del Sofista del mare di Porticello, oggi al Museo di Reggio Calabria, e di Antistene dal mare di Punta del Serrone, oggi al Museo di Brindisi". L’autore della statua, spiega ancora Godart – "è, come nota Paolo Moreno, un maestro della maniera seguita alla scomparsa di Alessandro Magno (323 a.C.), appartenente alla generazione dei primi eredi del re macedone, convenzionalmente chiusa dalla battaglia di Isso (301 a.C.) o dallo scontro di Curopedio (281 a.C.), dove cadde Lisimaco". L’esposizione, che nasce da una collaborazione amichevole e fruttuosa tra Italia e Bulgaria e dall’amore che i due Paesi nutrono per ogni iniziativa in grado di aiutare i cittadini d’Europa a ritenersi figli di una storia comune, si avvale del coordinamento scientifico di Louis Godart, consigliere per la Conservazione del Patrimonio Artistico della Presidenza della Repubblica e di Vasil Nikolov, direttore dell’Istituto di Archeologia con Museo Accademia Bulgara delle Scienze. Lo straordinario evento, dovuto al generoso prestito della Presidenza della Repubblica della Bulgaria e del suo Governo, rappresenta un ulteriore passo a favore della costituzione di uno spazio museale europeo. La mostra, a ingresso libero, può essere visitata dal lunedì al sabato dalle ore 9.00 alle ore 13.30 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00; la domenica dalle ore 8.30 alle ore 12.00. |
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