Una grande mostra per riscoprire gli dei e gli eroi
del poema omerico A settembre il Colosseo si apre all’Iliade Il Colosseo si prepara ad accogliere nei suoi poderosi ambulacri una nuova, grande mostra, curata da Angelo Bottini e Mario Torelli. Stavolta toccherà al primo dei poemi omerici, l’Iliade, svelare tutti i suoi segreti a romani e turisti, dal 9 settembre 2006 al 25 febbraio 2007.
Sono in molti a ricordare l’incipit dell’opera
nella famosa traduzione di Vincenzo Monti: "Cantami, o Diva, del Pelide Achille/
l'ira funesta che infiniti addusse / lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco
/ generose travolse alme d'eroi, / Non tutti però ricordano che l’Iliade termina con i funerali di Ettore, episodio denso di commovente amore paterno, con il vecchio Priamo che vuole prendere tra le braccia, ancora una volta, il corpo del figlio. La caduta di Troia, nella mostra, è appena suggerita dal mitico cavallo, mentre la Tabula Iliaca, bassorilievo in marmo dai Musei Capitolini, racconta la fuga di Enea che aprirà la strada alla nascita di nuovi miti. Il percorso espositivo si apre con un accenno agli episodi fondativi del poema, come il giudizio di Paride. Le successive due sezioni si dividono nella galleria di dei ed eroi, coprotagonisti dei 24 libri di cui è composta l’Iliade. Statue e teste marmoree ricordano come le divinità partecipino ed influenzino le gesta di re, principi e guerrieri, a cominciare da ninfa Teti, madre di Achille, rappresentata dalla scultura di Palazzo Massimo, e da Afrodite, sostenitrice dei troiani, in mostra con la splendida Aphrodite Charis dal Palatino. Più complessa, invece, la ricerca iconografica degli eroi greci e troiani, i quali spesso si celano sotto immagini idealizzate, come è il caso di Achille, identificabile nella testa del Doriforo del Museo Barracco. Priamo viene raffigurato con la figlia Cassandra in una pittura pompeiana, mentre Andromaca è protagonista di un rilievo del Museo Archeologico di Reggio Calabria. La sezione successiva illustra le scene d’amore e di guerra del poema che canta ed esalta il sistema di valori aristocratici fondamento dell’antica civiltà greca. Di questo danno dimostrazione il ricco apparato didascalico ed illustrativo della mostra che accompagna i saggi contenuti nel catalogo Electa. Infine, un posto di tutto rispetto va ad Omero, con il ritratto dei Musei Capitolini. Orari: 8.30-19 dal 9 al 30 settembre; 8.30–18.30 dal 1° ottobre all’ultimo sabato di ottobre; 8.30–16.30 dall’ultima domenica di ottobre al 31 dicembre Chiuso il 1° gennaio, il 25 dicembre; 8.30–16.30 dal 2 gennaio al 15 febbraio; 8.30–17 dal 16 febbraio. La biglietteria chiude un'ora prima. Ingresso: intero 10,00 euro, ridotto 6,00 euro. Per informazioni e visite guidate: Pierreci, tel. 06.39967700, www.pierreci.it |
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