Un nuovo spazio per l’arte: lo studio di Fiorella Corsi

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di Cinzia Dal Maso

Prosegue fino a domenica la grande festa di "Testacciolab", manifestazione di arti varie dedicata al fermento di uno dei quartieri culturalmente più vivi della nostra città, aperto a tradizione e sperimentazione.

E proprio in occasione del primo appuntamento con la rassegna, il Rione si è arricchito di un nuovo spazio dedicato all’arte: lo studio che la pittrice e scultrice Fiorella Corsi ha inaugurato in via Rubattino 28, dove attualmente è esposta una selezione delle sue opere più significative. "Ho aderito all’iniziativa – spiega la Corsi, che espone in questi giorni anche in una collettiva parigina - con l’augurio che possa nascere uno scambio di esperienze tra tutti coloro che, nel quartiere, lavorano nell’ambito delle arti e non, come succedeva nei secoli passati, quando la comunicazione, appunto, era necessaria alla creatività e fu grazie ad essa che nacquero correnti di pensiero che hanno fatto la storia della nostra cultura".

Negli ultimi venti anni Fiorella Corsi, tralasciando la pittura, si è dedicata quasi esclusivamente alla scultura e all’installazione, lavoro che l’ha vista impegnata nell’allestimento di grandi spazi, come nel Museo Laboratorio di Collodi o nel Museo degli Innocenti di Firenze. Un primo ciclo di lavori in terracotta è stato dedicato al culto della Dea-madre e della Madre-terra. Una seconda serie ha avuto origine dall’esame delle trasformazioni causate nel paesaggio dall’erosione delle rocce. L’artista si è ispirata a quelle suggestive sculture naturali che catturano lo sguardo e rapiscono la mente, purtroppo costantemente minacciate dall’inesorabile opera distruttrice dell’uomo. Al 2003 risale la mostra "La Scrittura del Vento". Fiorella Corsi si è anche interessata ai manufatti e agli edifici di terra che compaiono nelle società del bacino del Mediterraneo, del vicino oriente e dell’Africa sahariana, dove le costruzioni di fango cotte al sole, fragili ma imponenti, sono i primi esempi di architettura verticale. In queste ultime opere la tendenza al simbolismo ha adattato l’aspetto formale a canoni in cui la forma si riduce spesso a stilizzazione.

Nello studio di Via Rubattino, aperto in questi giorni dalle ore 18.00 alle 21.00, è possibile ammirare i bozzetti di alcune istallazioni di Fiorella Corsi ("Il naso" e "La scrittura del vento"), oltre alla serie dei "Semi" e dei "Melograni". In esposizione anche una donna dalla provocatoria sembianza di giraffa, due dei "Piedi alati" che composero "Le orme del pensiero" e alcuni esemplari sferici di "Coronis". A ricordare l’esperienza pittorica, tra l’altro, un autoritratto dell’artista.


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