L’arte di Lillo Bartoloni

In mostra fino a sabato alla Galleria Verde di Prima Porta

di Cinzia Dal Maso

 

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Fino a sabato prossimo è possibile visitare alla Galleria Verde (Via Villa di Livia, 14) la mostra "Scultura, Ceramica ed Appunti Veneziani". L’esposizione raccoglie trenta opere realizzate negli ultimi anni da Lillo Bartoloni, allievo prediletto di Cesare Vivaldi, lo storico dell’arte che per primo parlò di Schifano, Angeli e Festa. Ceramiche, sculture lignee, dipinti su tavola, tela e cartoncino "raccontano" meravigliose storie di cammelli, demoni, dibbuk e personaggi del mondo ebraico, intrecciandole a suggestivi "appunti veneziani", con traghetti che partono e navi enormi che appaiono e scompaiono alla vista tra le calli.

Artista eclettico, Bartoloni (Roma, 1948) filtra nei suoi dipinti la realtà, ricostruendola in immagini essenziali. Per anni ha trovato la sua fonte di ispirazione nei viaggi. L’esclusione in alcune serie della figura umana lo ha condotto all’intima rappresentazione di grandi spazi desertici e del mare, dove grandi barche sembrano sospese. Da circa un decennio, la lettura di alcuni romanzi del premio Nobel I. B. Singer e un viaggio a Cracovia lo hanno indotto a occuparsi quasi esclusivamente del mondo yiddish. I personaggi che popolano le sue opere, oggi, sembrano uscire dalle pagine del grande scrittore, filtrati da un animo mediterraneo che li illumina attraverso la forza dei colori. Alla pittura, che è il suo genere più specifico, Lillo Bartoloni alterna anche l’attività di scenografo teatrale. In occasione della mostra è stata presentata la pubblicazione "Lillo Bartoloni. Scultura", con testi di Robertomaria Siena e Carlo Hintermann (Edizione Grafica dei Greci). L’ingresso alla mostra è libero. Per informazioni: tel. 06 33 61 54 74.


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