I vecchi nomi delle
strade a Roma, compresi quelli dei vicoli, anche se non trovano più
riscontro con un dato visibile, testimoniano ugualmente il loro
compito originario: individuare un sito partendo proprio da un
elemento particolarmente significativo che possa dare risalto
all’indicazione, rendendola più funzionale e vivace.
E’ il caso di vicolo
del Piede, nel cuore di Trastevere, tra vicolo della Pelliccia e via
della Paglia, che secondo alcuni avrebbe preso questa curiosa
denominazione proprio per la forma vagamente rassomigliante ad un
piede. Altra teoria, riallacciandosi alla toponomastica romana
antica, ricorda che per molte località situate ai "piedi" di
monumenti, ponti, chiese, il nome era la risultanza dell’unione del
termine latino "ad pedes" con quello del monumento. Così via
del Portico d’Ottavia, ad esempio, fu conosciuta come "piede di
Sant’Angelo", perché ai piedi dell’omonima chiesa in Pescheria.
Di conseguenza, per similitudine, il nome di vicolo del Piede
potrebbe derivare dalla vicinanza con Santa Maria in Trastevere, dal
momento che il vicolo, proseguendo in via Fonte dell’Olio, sfocia
proprio nella piazza dove sorge la Basilica.
Non è da escludere che
la denominazione possa derivare da un piede di qualche statua murata
in una casa del vicolo, oppure dall’insegna di un’osteria.
Al numero 14 è la
cinquecentesca facciata dell’Oratorio dell’Arciconfraternita del SS.
Sacramento di Santa Maria in Trastevere, mentre poco oltre si legge
ancora una tabella di proprietà dell’Arciconfraternita di Sant’Anna
dei Palafrenieri: denominazione, quest’ultima, oggi quasi scomparsa,
che designava gli staffieri o i custodi del palafreno, ossia un
cavallo da posta, da parata o da viaggio.