Nella Sala Orsini di
Palazzo Chigi, a Formello (piazza San Lorenzo) si può visitare, fino al primo
marzo, la mostra “Dalla Capanna alla Casa. I primi abitanti di Veio”, promossa
dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Formello – Museo dell’Agro Veientano.
L’esposizione permette di seguire lo sviluppo dei diversi tipi di abitazione in
uso a Veio e nel suo territorio dalla fine dell’XI secolo alla metà del VI
secolo a.C. In quest’ultimo periodo risale, infatti, il passaggio dalla capanna
- realizzata con pali lignei e tetti di materiale vegetale - alla casa con muri
in tufo e copertura di tegole e coppi.
Sarà esposto anche materiale dalle necropoli, al fine di fornire ulteriori dati
sulle abitazioni in uso, come nel caso delle urne a capanna, ma anche per
comprendere la relazione tra la città dei morti e quella dei vivi, entrambe
espressioni della società.
La manifestazione, organizzata con il patrocinio della Regione Lazio e della
Provincia di Roma, si avvale della collaborazione della Soprintendenza
Archeologica per l’Etruria Meridionale, dell’Università di Roma “La Sapienza” (II
Cattedra di Etruscologia e Archeologia Italica) ed ha il contributo dell’Ente
Regionale Parco di Veio.
In mostra più di 190 pezzi fra ceramica, bronzi, sculture e terrecotte
architettoniche, tra cui le abitazioni più antiche trovate nel territorio (a
Isola Farnese), parte della tomba principesca di Monte Michele (Formello), il
corredo della Tomba delle Anatre, la prima tomba dipinta, e una delle più
antiche sculture trovate in Italia, esposta al pubblico per la prima volta.
Quasi tutti i reperti in mostra non sono attualmente visibili e sono noti
soltanto ad una ristretta cerchia di studiosi.
Particolarmente interessante e di grande impatto risulta la ricostruzione,
grande metà del vero, di una capanna i cui resti sono stati trovati a Veio -
Piazza d’Armi. E’ così possibile visitare un’abitazione della metà del VII
secolo a.C., completa d’arredo: il telaio con l’attrezzatura per la filatura e
la tessitura delle stoffe, il focolare con le pentole, un tavolo imbandito con
piatti e calici, l’angolo con le derrate, tutti riprodotti in base ai materiali
scavati ed esposti in mostra. La capanna è stata realizzata con Antiquitates
s.r.l di Civitella Cesi (VT), utilizzando materiali disponibili nel territorio,
mentre la riproduzione degli oggetti si deve al Centro Integrato di Archeologia
Sperimentale “Archeoteca“ di Cerveteri.
La mostra è arricchita anche da altri modellini in scala che contribuiranno a
rendere più chiara la connessione tra i resti ritrovati sul terreno durante gli
scavi e la loro ricostruzione.
“Dalla Capanna alla Casa” è aperta tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 10.00
alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.00. Ingresso: intero 3,00 euro, ridotto 1,00
euro. Per maggiori informazioni si può telefonare ai numeri 06.90.89.683 e
06.90.88.688.
Nel corso della mostra sono previste visite guidate per bambini e ragazzi il 24
gennaio, il 7 ed il 21 febbraio, per tutti gli altri il 14 febbraio, con inizio
dalle ore 11.00.
E’ prevista anche una serie di conferenze e sopralluoghi: il 31 gennaio verranno
illustrati “I cunicoli di Veio”, mentre il 28 febbraio si parlerà della Tomba
delle anatre ed il 27 marzo della Tomba Campana. L’appuntamento è sempre per le
ore 11.00, ma non bisogna dimenticarsi di prenotare.
Ogni martedì e giovedì mattina le scolaresche, su prenotazione, potranno
usufruire di visite guidate e attività didattica.
|