Il femminismo nel pensiero politico

Un saggio di storia dimenticata di Katiuscia Giubilei

di Antonio Venditti

 

Sarà presentato giovedì 29 novembre alle ore 18.30, presso la libreria Bibli, in via dei Fienaroli 28, a Trastevere, il volume di Katiuscia Giubilei "Il femminismo nel pensiero politico: un saggio di storia dimenticata" (Casa Editrice Kimerik, 150 pagine, 14 euro). La studiosa ripercorre, tappa per tappa, il lungo e difficile cammino della donna alla ricerca della sua emancipazione. "Quello che colpisce nella testimonianza della giovane scrittrice – spiega la senatrice Elena Marinucci nella prefazione al libro – è la freschezza", una caratteristica che le "suggerisce l’indignazione per il ruolo subalterno assegnato nella stenografa ufficiale a grandi donne del passato, che malgrado il loro sapere, il loro coraggio la loro determinazione, sono tuttora citate come ‘le donne di...’ e parliamo di Anna Kuliscioff, di Aspasia, di Simone de Beavoir..."

Katiuscia Giubilei si sofferma a lungo sulla emblematica figura di Santa Caterina da Siena, per poi tracciare una serie di brevi ritratti di autorevoli pensatrici che si sono dedicate alla politica, di giornaliste e scrittrici che si sono battute per il riconoscimento di genere e per la parità.

Un capitolo è dedicato a tutte le leggi italiane che, dal dopoguerra a oggi, sono state realizzate in favore della non discriminazione delle donne e della parità di trattamento, leggi "la cui portata rivoluzionaria – spiega l’Autrice – consiste soprattutto nel passaggio dalla parità formale a quella sostanziale, con il riconoscimento del diritto, sul piano giuridico, dell’uguaglianza nella differenza e nel rivolgersi alle risorse umane, di qualsiasi struttura lavorativa, come esseri dotati di una propria soggettività e non come entità neutre".

Tanta strada è stata fatta, anche se ancora oggi, nella vita di tutti i giorni, gli uomini esercitano criteri di disparità sessuale, senza alcun ritegno, nella politica e nella professione. "La storia – avverte la Giubilei – ci racconta un miglioramento delle nostre condizioni esistenziali però la disparità fra i sessi è ancora una distorsione umana e tangibile di un terribile, vergognoso e ormai desueto maschilismo, che tarda a morire". L’esclusione femminile, infatti, è oggi sinonimo dell’ignoranza maschile trasversale, che coinvolge indistintamente tutti i Paesi del mondo. Il volume è concluso dall’esame di alcune realtà contemporanee, dal difficile connubio tra donne e massoneria, al femminismo americano, al ruolo della donna nella tradizione ebraica e nella società israeliana, fino al femminismo islamico, fenomeno complesso e articolato.

 

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