Oltre 60 eventi gratuiti nel parco dell’ex
Manicomio
Il centenario di Santa Maria della Pietà

Il 31 maggio del 1914 il re d'Italia Vittorio Emanuele III
inaugurava ufficialmente l'apertura del nuovo manicomio di Roma, nell'area
agricola conosciuta come S. Onofrio in Campagna. Il progetto di Edgardo Negri e
Silvio Chiera era stato realizzato in soli cinque anni: 41 fabbricati
distribuiti su una superficie totale di 150 ettari. All’epoca il complesso si
trovava in aperta campagna. C’erano l’acqua calda e quella fredda, l’impianto di
riscaldamento, l’elettricità, le cucine: insomma tutto secondo i dettami della
“modernità”. Appena dieci anni più tardi veniva chiuso definitivamente il
vecchio manicomio di via della Lungara, in cui la permanenza doveva essere un
vero inferno.
Fa una certa impressione pensare che nel nuovo manicomio c’erano anche due
padiglioni pediatrici, uno per i bambini tranquilli e uno per i “sudici”.
Venne istituita una linea tranviaria, il 35, per collegare la nuova struttura al
centro della città.
La "città dei matti" sarebbe stata definitivamente chiusa nel 1999, sulla spinta
trasformativa innescata, a partire dagli anni '70, dal pensiero e dall'opera di
Franco Basaglia per una diversa e moderna concezione della salute mentale.
La celebrazione del Centenario, presso il Parco di Santa Maria della Pietà dal
29 al 31 maggio 2014, ha visto le Istituzioni in piena collaborazione per
offrire ai cittadini un ampio programma culturale.
Lo scopo è stato quello di valorizzare appieno un patrimonio pubblico,
rendendolo fruibile alla cittadinanza, attraverso oltre 60 eventi gratuiti:
welfare, spettacoli per bambini, cortometraggi, musica, percorsi teatralizzati e
di prevenzione per una nuova visione della salute e della partecipazione.
Inoltre, la ASL Roma E e il Municipio XIV di Roma Capitale hanno lanciato
un’iniziativa per affidare ai cittadini la cura di uno spazio verde all'interno
del parco di Santa Maria della Pietà. Il progetto prevede la pubblicazione di un
bando e di un regolamento che consentirà a soggetti privati e associazioni di
partecipare attivamente alla valorizzazione e al miglioramento del verde urbano.
Nelle aiuole curate dai cittadini sarà affisso un cartello che riporterà il nome
dei privati o delle associazioni affidatarie.
“L’iniziativa – ha dichiarato il consigliere regionale Teresa Petrangolini - è
molto importante e va oltre il già meritorio obiettivo di valorizzare dal punto
di vista ambientale un’area così vasta. Si tratta di favorire l’autonoma
iniziativa dei cittadini per attività di interesse generale così come stabilito
dall’art.118 u.c. della nostra Costituzione.” “Il verde urbano – ha continuato
Petrangolini - non ha solo una funzione ecologico-ambientale che contribuisce in
modo sostanziale a bilanciare gli effetti delle edificazioni e delle attività
dell’uomo. Ha anche altre utili conseguenze, a cominciare da quelle in ambito
sanitario, con la creazione di luoghi che favoriscono la convalescenza dei
degenti, sia dal punto di vista dell’aria che si respira sia per l’effetto
psicologico prodotto da un ambiente accogliente, ben curato e tranquillo. In
più, non va sottovalutata anche la funzione sociale e ricreativa che questo
spazio può espletare, con la presenza di parchi, giardini, viali e piazze
alberate che possono fornire un fondamentale servizio alla collettività,
contribuendo al benessere psicologico ed all'equilibrio mentale degli uomini e
delle famiglie che abitano il quartiere. Infine non va sottovalutata la funzione
culturale e didattica che questo luogo potrà svolgere, perché può favorire la
conoscenza della botanica e, più in generale, delle scienze naturali,
soprattutto per le nuove generazioni”.
di
Antonio Venditti
24 aprile 2014
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