E’
appena iniziato il biennio dedicato a Giggi Zanazzo per commemorarne il 150°
anniversario della nascita (1860) e il primo centenario della morte, avvenuta
nel 1911, e nell’ambito delle manifestazioni del carnevale romano il comitato
Giggi Zanazzo ha organizzato un incontro di studi presso la biblioteca Angelica.
Ha aperto i lavori Federico Mollicone, presidente della Commissione Cultura del
Comune di Roma, che ha espresso una viva soddisfazione per tutte le iniziative
volte a rivalutare una delle figure più importanti della genuina tradizione
romana.
Maria Pia
Partisani, presidente dell’Associazione Culturale "Roma e i suoi saperi", ha
illustrato gli intenti del comitato celebrare la memoria il poeta e
commediografo romanesco, di cui ha tracciato una breve ma esauriente biografia.
"Il carnevale – ha spiegato - è uno degli aspetti della società romana che
Zanazzo ha amato ricordare anche tramite la maschera del Rugantino, che il poeta
ha riportato in auge, facendone addirittura il titolo della testata del suo
giornale, che originariamente usciva tre volte a settimana".
Quindi
Cinzia Dal Maso, giornalista di Italia Sera, ha parlato della pagina settimanale
Specchio romano, nata nell’ottobre del 2002 da quattro giornalisti accomunati da
uno strettissimo legame familiare ma anche da un immenso amore per Roma.
Ognuno
con competenze e interessi diversi, ma tutti con la voglia di far conoscere,
amare, rispettare, difendere la città meravigliosa che si riflette in questo
specchio. Antonio Venditti, sociologo della comunicazione, predilige il periodo
storico-artistico che va dalla metà dell’ottocento ai primi del novecento,
Alessandro è un infaticabile ricercatore di curiosità e un esperto del web.
Cinzia Dal Maso e Annalisa Venditti partendo entrambe da una laurea in
archeologia coltivano vari interessi, dai bassifondi dell’antichità al teatro
moderno (Annalisa), dalla salvaguardia dei monumenti alla storia della
repubblica romana del 1949 (Cinzia). "Nel dicembre del 2003 – ha ricordato - c’è
stato l’incontro con Maria Pia Partisani e Livia Ventimiglia e l’inizio di una
collaborazione, ma soprattutto di una bella amicizia. Così all’interno della
trasmissione di Maria Pia "Questa è Roma" su Nuova Spazio Radio c’è un breve
collegamento telefonico, in cui uno degli autori di Specchio romano commenta uno
degli articoli della settimana, in molti dei quali Zanazzo rappresenta una fonte
preziosa".
Autorevole e accattivante l’intervento di Marcello Teodonio, membro
dell’Istituto Nazionale di Studi Romani e del gruppo dei Romanisti, che ha
descritto il clima fervido e pieno di contraddizioni dell’Italia verista e laica
del secondo Ottocento, nel quale "Roma ha il suo interprete e diffusore della
cultura popolare: Giggi Zanazzo, autore di una grande quantità di testi in prosa
e in versi romaneschi, di raccolte di fiabe, proverbi, usi e costumi di Roma, di
testi teatrali, fondatore di giornali e riviste dialettali. Come poeta – ha
continuato – il suo tono, aperto e cordiale, conduce il lettore in una città
dalle rapide e per certi versi drammatiche trasformazioni", anche se soprattutto
come "raccoglitore di documenti della vita popolare, da lui riportati con
fedeltà, ha compiuto un lavoro indispensabile e unico".
Paola
Paesano si è soffermata sul fondo di manoscritti e volumi a stampa delle opere
di Zanazzo di proprietà dell’Angelica, acquistato nel 1948 su proposta di
Francesco Barberi, allora direttore della biblioteca, per la somma di 60 mila
lire.
Il
direttore de "Il Rugantino" Lillo Bruccoleri, ha presentato la sua storica
rivista nata nel 1887 – rigorosamente in romanesco a parte l’editoriale – e ha
letto alcuni dei tanti brani di Zanazzo che vi sono stati pubblicati.
Armando
Arpaja ha presentato il suo volume "Roma affatata", di prossima pubblicazione.
L’incontro è stato magistralmente coordinato da Livia Ventimiglia, voce
familiare agli ascoltatori di Nuova Spazio Radio.
Una nota
di allegria è stata data dal Ponentino Trio, composto da Daniela De Angelis
(voce e tamburello), da Cesare Oliva (voce e chitarra) e dall’affabulatore
Costantino Pucci, che ha eseguito alcuni brani del suo repertorio, che vanta
alcune delle più belle canzoni romane antiche e moderne e stornelli a dispetto.
Il gruppo porta avanti da tempo una ricerca sulla cultura romana e ama portare
la propria musica per le strade e le piazze della Capitale. A Costantino Pucci è
stata affidata la lettura di un brano di Zanazzo.