E’ venerata nella chiesa di Santa Prassede
La colonna della flagellazione
di Cinzia Dal Maso

Nella chiesa di Santa Prassede, in una minuscola cappella a destra del sacello di San Zenone, si venera una colonna alta circa 63 centimetri e con un diametro del fusto variabile: alla base misura 40 centimetri, per passare ai 13 centimetri del punto più stretto e ai 20 della sommità.

Particolarmente prezioso e raro il materiale: granito a grandi grani bianchi, alcuni dei quali quasi rosati, e cristalli neri oblunghi. La colonna fu portata a Roma da Gerusalemme nel 1223 dal cardinale Giovanni Colonna, condottiero della sesta crociata, che la fece collocare nella basilica di cui era titolare, nel sacello di San Zenone, dove rimase fino al 1699, quando monsignor Ciriaco Lancetta, uditore della Rota, la fece spostare nel luogo attuale. La tradizione vuole che si tratti della colonna a cui Gesù fu legato per subire la flagellazione, come si può vedere anche in due affreschi della stessa basilica. Alcuni studiosi, però, pensano che si tratti di un sostegno, forse di un tavolo.

La superficie della colonna presenta varie abrasioni e intagli, causati nel passato per prelevarne frammenti da utilizzare come reliquia. E’ protetta da un reliquiario di bronzo dorato eseguito nel 1898 su disegno di Duilio Cambellotti.

Alla reliquia è dedicato un sonetto di Giuseppe Giachino Belli del 19 maggio 1835, in cui il poeta, per bocca di un popolano, si stupiva delle ridotte dimensioni della colonna, che giunge appena ai fianchi di un uomo.

La fama della colonna era tale che la si può vedere raffigurata anche sul Ponte Sant’Angelo, l’antico Ponte Elio, in una delle statue di angeli con gli strumenti della Passione realizzate nel XVII secolo sotto la supervisione di Gian Lorenzo Bernini: è in braccio all’angelo scolpito da Antonio Raggi.

Dell’argomento si parlerà a Nuova Spazio Radio (88.150 MHz), nel corso dell’Intervista possibile di "Questa è Roma", il programma ideato e condotto da Maria Pia Partisani, in onda il sabato dalle 10 alle 11.

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