Secondo un antico proverbio con la Candelora finirebbe il freddo

"Oramai dell’inverno semo fora"

di Cinzia Dal Maso

"Dimani, s’er Ziggnore sce dà vvita, / vederemo spuntà la Cannelora. / Sora neve, sta bbuggera è ffinita, / c’oramai de l’inverno semo fora". Così scriveva Giuseppe Gioachino Belli in un sonetto del 1831, riportando una credenza popolare che, aggiungeva maliziosamente in nota, "con altri due mesi di giunta si verifica sempre".

Si tratta di un noto proverbio "meteorologico", nel quale viene ulteriormente specificato che se però quel giorno "piove o tira vento, dell’inverno semo dentro".

Il 2 febbraio, in effetti, la Chiesa Cattolica celebra la Presentazione del Signore al Tempio, ma la festa è detta Candelora, perché in questo giorno vengono benedette e distribuite lunghe e sottili candele, simbolo di Cristo. Secondo il Vangelo, il vecchio Simeone accogliendo Gesù nel Tempio lo definì "luce che illumina le genti".

Le candele vengono portate a casa dai fedeli, che le custodiscono gelosamente per accenderle durante i temporali, a protezione della casa o per aspettare il ritorno di qualche componente della famiglia.

Nella stessa occasione si ricorda anche la Purificazione di Maria, a quaranta giorni dalla nascita del figlio maschio. Non è un caso che la Candelora cada all’inizio di febbraio, il mese che nell’antichità era dedicato ai riti di espiazione, come quelli dei Lupercalia, in cui giovani, detti Luperci, correvano seminudi per la città, con una pelle di capra sui fianchi e una maschera di fango sul viso, frustando la terra e le donne per renderle fertili. Questa tradizione pagana fu tra le ultime a scomparire, quando papa Gelasio, nel V secolo, ottenne di sostituirla con la Candelora, fissata al 14 febbraio per poi essere anticipata da Giustiniano, nel secolo seguente, al 2 dello stesso mese.

Dell’argomento si parlerà a Nuova Spazio Radio (88.150 MHz), nel corso dell’Intervista possibile di "Questa è Roma", il programma ideato e condotto dalla professoressa Maria Pia Partisani, in onda ogni mercoledì dalle 13 alle 14 e in replica la domenica dalle 9.30 alle 10.30.

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