Nel
Cinquecento, a seguito di sbancamenti eseguiti per estrarre sabbie e
argille sabbiose destinate alle vicine fornaci per laterizi lungo le
pendici del colle gianicolense, si rinvenne una vena d’acqua
abbondante e di ottima qualità. Il pontefice Pio IV (1559-65) la
fece utilizzare per l’alimentazione di un fontanile a uso pubblico e
della vicina caserma dei Cavalleggeri, posto lungo un tratto delle
mura di cinta, costituito da una vasca a bancone dove si potevano
abbeverare i cavalli.
Alla fine dell’Ottocento l’acqua fu
definita limpidissima, con temperatura variabile.
Nel 1942, per aprire la galleria che
passa sotto il Gianicolo, il fontanile dell’Acqua Pia fu demolito e
spostato con le sue lapidi e i suoi stemmi sul muro nei pressi di
largo di Porta Cavalleggeri.
Oggi appare come un’elegante
fontanina alimentat
a
da tre cannelle, di cui quella centrale ornata da una testa di
leone, che buttano acqua in un antico sarcofago marmoreo di epoca
romana poggiato su due zoccoli marmorei e finemente lavorato con una
strigilatura a bassorilievo.
Sul muro, al di sopra della testa
leonina, sono sistemate due epigrafi. Quella più in alto, tra lo
stemma di Pio IV e quello della città di Roma, ricorda il dono della
fontana da parte del Pontefice: PIUS IIII PONT. MAX UTILITI PUBLICE
ET CUSTODIE EQUITUM PONT ANO SAL MDLXV.
Una seconda epigrafe testimonia il
restauro effettuato nel 1713 per volere di papa Clemente XI Albani.
Nel 1982 è stata misurata la
temperatura dell’acqua, che è risultata di 12,2 gradi centigradi.
Dell’argomento si parlerà a Nuova
Spazio Radio (88.100 MHz), nel corso dell’Intervista possibile di
"Questa è Roma", il programma ideato e condotto dalla professoressa
Maria Pia Partisani, in onda ogni domenica dalle 9.30 alle 10.30 e
interamente dedicato alla storia, all’arte e al folclore della
nostra città.