"Il
grande carisma di Salvo, l’umanità e il rispetto con cui si rivolgeva a
chiunque, facevano sì che la gente si fidasse totalmente di questo giovane
carabiniere, disponibile ad aiutare gli altri anche fuori dagli obblighi di
servizio. Sempre attento ad ascoltare i problemi di chiunque, si dimostrava
comprensivo persino con coloro che contravvenivano alle leggi. Cercava infatti
di parlare con loro per capire cosa li avesse portati a commettere quegli
errori. E con umiltà spiegava a quei poveretti quanto fosse importante per se
stessi e per i loro cari che tornassero sulla retta via".
Sono le
parole con cui Rita Pomponio, giornalista e scrittrice, descrive il generoso
temperamento di Salvo D’Acquisto nel libro, a sua firma, recentemente pubblicato
dalle Edizioni San Paolo (260 pagine, euro 14,50). L’Autrice, che non è nuova
alle fatiche del romanzo storico - ricordiamo le biografie di Lucia Filippini e
Rosa Venerini - si è dedicata stavolta a ricostruire la straordinaria vicenda
umana del giovane carabiniere napoletano. Salvo D’Acquisto (1920-1943), poco più
che ventenne, scelse di assumersi la responsabilità di un presunto atto di
sabotaggio, da lui non commesso, contro alcuni soldati tedeschi, offrendo la
propria vita in cambio di quella di ventidue ostaggi condannati a morte. La nota
vicenda storica è per la Pomponio il coraggioso e commovente epilogo di
un’esistenza di sacrificio, dedizione, profonda onestà e fede. Nelle pagine di
questa biografia, autorizzata dalla famiglia e per questo ricca di episodi
inediti dell’infanzia e adolescenza del giovane, si trova tutto quello che di un
eroe normalmente non si racconta e non si conosce. Con la precisione della
storica e la sensibilità della scrittrice, Rita Pomponio s’inoltra nell’animo
del protagonista, scandaglia le sue paure e le sue angosce, interpreta il
significato delle scelte e delle parole e restituisce ad una delle figure più
importanti della nostra Nazione la dimensione umanissima della sua vita.
Il
racconto, perfettamente ancorato alle vicende degli anni in cui il giovane ebbe
a vivere, si apprezza per la sua disarmante semplicità. Non è certo un dettaglio
secondario, quanto un voluto omaggio all’esempio, disarmante appunto, che Salvo
D’Acquisto ha lasciato per le generazioni a venire. La scelta del Servo di Dio
(la Chiesa ha aperto nel 1983 la sua causa di Beatificazione) è una luce che
taglia le fitte tenebre in cui, durante l’ultimo conflitto mondiale, sprofondò
il genere umano. Nel libro della Pomponio il lettore è chiamato a seguire i
passi di un giovane illuminato dalla fede, tanto legato al suo senso di
responsabilità e all’amore per la sua divisa, da non potersene esimere, neppure
dinanzi ad una scelta fatale.