A
numero 78 di via delle Muratte abitò dal 1828 al 1837 il famoso musicista
bergamasco Gaetano Donizetti. Durante il suo soggiorno romano la sua quasi
proverbiale prolificità gli era valsa, presso l’arguto popolino sempre pronto a
storpiare i nomi, l’appellativo di "Dozzinetti". Ne abbiamo testimonianza
persino in un sonetto di Giuseppe Gioachino Belli del 6 febbraio 1832: "Ogni
tanto però da li parchetti / se sentiva aripete tibbidoi / D’apprausi ar
machinista e a Dozzinetti".
Nella casa di via delle Muratte
aveva dimora e studio il giureconsulto Luigi Vasselli, di cui il compositore
aveva impalmato la figlia Virginia nella vicina chiesa di Santa Maria in Via. La
giovane sposa morì prima di aver compiuto il trentesimo anno, il 30 giugno del
’37, e Donizetti abbandonò il palazzo dove aveva anche visto spirare un figlio
di appena sette mesi. Anch’egli lasciò la vita prematuramente, a cinquant’anni,
nella nativa Bergamo. Era il 1848 e l’Italia, impegnata nella prima guerra
d’Indipendenza e nelle varie insurrezioni, quasi non si accorse di aver perduto
un artista di tale valore.
Bisognò aspettare l’unità
nazionale e un clima politico più rilassato per spingere il Comune di Roma ad
apporre una lapide sulla facciata della casa che aveva ospitato per nove anni
l’autore del "Don Pasquale". Il 15 settembre del 1876 - davanti ai notabili
capitolini, a una folla di curiosi e alla stampa – la targa marmorea venne
scoperta con la solennità del caso. Immediatamente tra i presenti si levò un
mormorio divertito, mentre le autorità rimanevano in un silenzio pieno di
imbarazzo. Gli occhi di tutti fissavano il testo elegantemente scolpito da un
lapicida distratto: "IN QUESTA CASA / ABITÒ GAETANO DOZZINETTI / DI BERGAMO / E
VI COMPOSE / IL FURIOSO E IL TORQUATO TASSO / S.P.Q.R. / 1876". La notizia del
soprannome che aveva preso il posto del vero cognome fece in un lampo il giro
della città. Dal suo canto il Comune – con inconsueta velocità – fece correggere
la svista, ma chi alza lo sguardo al di sopra del civico 77/a vede ancora la
profonda abrasione che ha cancellato l’errore.
Del curioso episodio si parlerà
nel corso dell’Intervista possibile di "Questa è Roma!", la trasmissione ideata
e condotta da Maria Pia Partisani, in onda ogni domenica dalle 9.30 alle 10.30
su Nuova Spazio Radio (88.150 Mhz): un’ora dedicata agli episodi meno noti della
storia della Capitale, agli aspetti più genuini del suo folklore, ad aneddoti,
curiosità, alle riflessioni sulla grandezza del mondo antico.