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Nel palazzo di Carlo Busiri Vici gli uffici della Provincia

Un gioiello Liberty a piazza G.G. Belli

di Antonio Venditti

In piazza G.G. Belli, di fronte al monumento del poeta, al n. 11 è una palazzina che non passa inosservata per le semplici, ma significative linee compositive che hanno determinato l’armoniosa costruzione.

L’edificio, sede in precedenza della succursale dell’istituto Tecnico Quintino Sella e attualmente degli uffici della Provincia di Roma, ha la caratteristica di avere la facciata principale che prospetta direttamente sul cortile - in origine sistemato a giardino finemente balaustrato — con in bella vista una meridiana. Un portone bugnato, coronato da un balcone, immette in un lungo androne che presenta di fronte alla luminosa scala alcune colonne di marmo a ornamento di un andito rialzato. L’interno conserva ancora in gran parte le linee architettoniche originali ed i soffitti di alcune stanze ornati con vivaci pitture, mentre delle vetrate hanno i tipici motivi decorativi dello stile liberty, riscontrabile nell’architettura del fianco dell’edificio che si affaccia sul Lungotevere Raffaello Sanzio.

Il palazzo, opera dell’architetto romano Carlo Busiri Vici (1856-1925), impegnato fin dalla giovane età nella realizzazione di composizioni impegnative, è un’ulteriore espressione della sua costante fedeltà ad un repertorio di forme architettoniche allora poco usuali e della sua costante ricerca di modelli compositivi per qualche aspetto inediti e dal taglio fine, come si riscontra nelle due case in via San Martino della Battaglia al n. 15 e in via Arenula al n. 24. Con questa visione artistica, prefigurando i nuovi spunti formali del primo Novecento, Carlo Busiri Vici costruì nel 1888 in via Ludovisi, all’angolo di via Aurora, una elegante casa d’affitto caratterizzata da una vasta sporgenza centrale inserita in un prospetto a tre assi.

Tutta la sua vasta attività fu improntata ad un carattere di profonda romanità ed ebbe il merito di ridestare nell’architettura il gusto per le opere del Rinascimento e del barocco romano, inteso come sintesi e spirito rispondenti a moderni criteri. Una larga cultura artistica e storica gli permise di verificare con notevole successo le sue attitudini nei restauri e rifacimenti di antiche costruzioni. Diede a Roma, attraverso la realizzazione di numerosi edifici, un notevole contributo alla stagione del Liberty, raggiungendo soluzioni architettoniche di alto livello.

 

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