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La polizia pontificia prese il nome dall’attuale sede del Senato, che l’ospitò nel ‘700

Perché si dice "Arriva la Madama"?

"Arriva la Madama!" è un’espressione che dal gergo della malavita è passata al linguaggio comune, per indicare il sopraggiungere delle Forze dell’Ordine. La curiosa locuzione ha una lontana origine e risale alla seconda metà del Settecento, quando nello splendido Palazzo Madama, oggi sede del Senato, furono sistemati gli uffici del tribunale e la sede della polizia dello Stato Pontificio. Il nobile edificio era stato realizzato sul finire del Quattrocento per ospitare i pellegrini francesi a Roma. Acquistato dalla famiglia dei Medici, fu restaurato su progetto di Giuliano di Sangallo e vi fu trasferita la biblioteca di Giovanni de' Medici, figlio di Lorenzo il Magnifico, destinato a salire al soglio pontificio con il nome di Leone X. Nel 1521, alla morte di quest’ultimo, il palazzo fu assegnato a suo cugino Giulio de' Medici, che vi aveva lungamente abitato prima di diventare Clemente VII. Nel 1534 l'edificio fu ereditato da Alessandro de’ Medici, alla cui morte, nel 1537, passò in usufrutto alla moglie Margherita d'Austria, figlia naturale di Carlo V e duchessa di Parma e Piacenza. Già nel 1538 Margherita, sotto la spinta delle continue pressioni di Paolo III, fu praticamente costretta a sposare il nipote del Pontefice, Ottavio Farnese. Proprio a lei si deve il nome attuale del palazzo: amava infatti farsi chiamare la "Madama".

Nel 1725 vi andò ad abitare Violante di Baviera, cognata di Gian Gastone de' Medici, ultimo rappresentante della famiglia e il Palazzo fu teatro di balli e feste e sede dell'Arcadia e dell'Accademia dei Quirini.

Acquistato nel 1755 da Benedetto XIV, divenne palazzo pubblico dello Stato Pontificio e fu interessato da importanti interventi di ristrutturazione. Fu aperto un secondo cortile dove oggi è l'Aula e fu sistemata la piazza antistante la facciata, ad opera di Luigi Hostini. Nel 1798-99 Palazzo Madama ospitò l'ufficio centrale della Repubblica franco-romana.

Pio IX vi collocò il Ministero delle Finanze e del Debito pubblico e sembra che dal 1850 sulla loggia esterna del palazzo a piazza Madama venisse fatta l’estrazione dei numeri del lotto, che fino ad allora si era tenuta a palazzo Montecitorio, attuale sede della Camera. Dal 1851 l'edificio ospitò anche gli uffici delle poste pontificie.

Fu nel febbraio del 1871 che palazzo Madama fu scelto come sede del Senato del Regno e fu interessato da numerosi lavori di adattamento. Nel cortile delle poste pontificie, grazie a un progetto dell'ingegner Luigi Gabet, fu realizzata l'Aula dove il Senato del Regno si riunì per la prima volta il 28 novembre 1871.

di Cinzia Dal Maso

31 luglio 2007

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