La funzione educativa del museo

Convegno all’Università di Roma Tre, per "Pensare, valutare, ri-pensare"

 

di Cinzia Dal Maso

Negli ultimi anni le strutture museali hanno acquistato coscienza delle proprie potenzialità didattico-educative e hanno attivato numerose strategie per svolgere al meglio funzioni di recupero dei beni culturali, di conservazione, di tutela, di ricerca scientifica e di divulgazione.

Per fornire un contributo alla valutazione dei risultati delle iniziative didattiche e delle proposte educative, i musei, le gallerie, le università e le istituzioni internazionali coinvolte nel settore della cultura si incontrano, da domani fino a sabato 7 ottobre, nell’Aula Magna del Rettorato dell’Università Roma Tre (via Ostiense 159).

Oltre 120 i delegati provenienti da circa 30 Paesi del mondo parteciperanno a quattro giornate di studio, riflessione e confronto sul tema "Pensare, valutare, ri-pensare".

Il Convegno, organizzato dal Centro di Didattica Museale dell’Università Roma Tre per conto dell’International Council Of Museums (ICOM) e del Committee for Education and Cultural Action (CECA), parte da due considerazioni: ogni attività educativa deve sempre comportare una valutazione dei risultati e una didattica priva di valutazione è un’attività a senso unico, in ultima analisi, un’attività cieca.

L’importanza che il museo riveste dal punto di vista educativo è universalmente accettata. Secondo l’American Association of Museums "l’impegno educativo, centrale per ogni museo, deve essere chiaramente indicato nelle attività di ciascuna istituzione museale e considerato come parte essenziale della sua missione": è necessario cioè comprendere se ed in che modo la proposta didattica del museo modifichi i comportamenti, le conoscenze e gli atteggiamenti dei visitatori.

Anche se sono molte le iniziative organizzate ogni anno per incoraggiare la partecipazione di categorie diverse di pubblico alle attività dei musei e per migliorare la ricaduta educativa di tali attività, la letteratura sulla mediazione culturale in ambito museale evidenzia che l’organizzazione della comunicazione è più ampiamente studiata degli effetti che ne derivano.

Hanno già assicurato la loro presenza al Convegno il Royal Museums of Art and History di Brussels (Belgium), il Museo Guggenheim Bilbao di Bilbao (Spain), il Musée canadien des civilisations Gatineau di Québec (Canada), The Franklin Institute Science Museum di Philadelphia PA (USA), l’Amsterdam Historical Museum di Amsterdam (Holland), il Natural History Museum, University of Oslo (Norway), il Museos del Banco Central de Costa Rica di San José (Costa Rica), il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano (Italy), il Victoria and Albert Museum di Londra (UK), il National Museums of Scotland di Edinburgo (Scotland), l’Ethnographic museum di Zagreb (Croatia), il Finish National Gallery di Helsinki (Finland), il Christchurch Art Gallery di Christchurch (New Zealand) e il Museum of Life / FIOCRUZ di Rio de Janeiro (Brazil).

 

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