Una mostra per conoscere Bernini, Borromini e Pietro da Cortona A Castel Sant’Angelo il Barocco Romano
Nei primi anni del Seicento ha inizio la straordinaria stagione del Barocco romano, che, grazie soprattutto al genio di tre artisti ineguagliabili, Bernini, Borromini e Pietro da Cortona, imponeva la sua forza rivoluzionaria e dirompente all’Europa e al resto del mondo. A "Roma e la nascita del Barocco" è dedicata la nuova grande mostra aperta fino al prossimo 29 ottobre nelle sontuose sale di Castel Sant’Angelo, diretta da Paolo Portoghesi con Marcello Fagiolo, che propone un raffinato percorso visivo attraverso i più significativi luoghi della città eterna, così come vennero plasmandosi in particolare durante i pontificati di Urbano VIII Barberini (1623-44), Innocenzo X Pamphilj (1644-55) e Alessandro VII Chigi (1655-66). Ma oggetto dell’esposizione non sono solo i capolavori architettonici e i grandi cicli decorativi realizzati, che ancora oggi stupiscono per la loro intrinseca potenza e per il dinamismo: i visitatori possono conoscere anche quello che si può chiamare il "barocco interrotto", le tante opere rimaste sulla carta per scelta dei committenti o mancanza di risorse. Anche grazie a modelli di grandi dimensioni, dai tre agli otto metri di ampiezza, sono state ricostruite opere perdute come la Villa del Pigneto Sacchetti di Pietro da Cortona, ma anche alcuni progetti di eccezionale interesse, come quello di Pietro da Cortona per un Palazzo-Fontana per i Chigi a piazza Colonna, o quelli borrominiani per S. Giovanni in Laterano e S. Paolo fuori le Mura. Di intensa suggestione appaiono le ricostruzioni del borrominiano "Foro Pamphili" di piazza Navona col palazzo di Innocenzo X, la chiesa di S. Agnese e la Fontana dei Fiumi e dei progetti per il Louvre di Pietro da Cortona e di Bernini, quest’ultimo animato dalla spettacolare scenografia di curve concave e convesse. Inoltre sono presenti in Mostra un modello ricostruttivo a grandezza naturale della Meridiana nei giardini del Quirinale, recentemente attribuita a Borromini, e un modello fotografico della Galleria di Alessandro VII al Quirinale con gli affreschi architettonici di Pietro da Cortona, in parte recentemente ritrovati e in parte restituiti in fotomontaggio dai disegni originali. Il percorso espositivo si svolge in alcune sezioni tematiche dedicate al linguaggio architettonico, alle arti decorative, alla musica, al cantiere, alla scienza, al tempo e alla prospettiva come arte dello spazio d’illusione. Accanto a opere di Bernini, Algardi, Pietro da Cortona, Baciccio, si può ammirare la celebre "Arpa Barberini", un modello di cembalo in terracotta con divinità marine e la "Veduta del palazzo Ludovisi a Montecitorio secondo il progetto berniniano", attribuita a Mattia de’ Rossi. In massima parte esposti per la prima volta al pubblico sono alcune opere concesse in prestito dalla Fabbrica di S. Pietro, tra cui il modello in gesso di una Loggia delle Reliquie e la prima versione della berniniana Cattedra di S. Pietro. La Mostra è promossa dal Comitato Nazionale "Roma e la Nascita del Barocco" e dal Centro di Studi sulla Cultura e l’immagine di Roma d’intesa col Polo Museale di Roma, col Dipartimento di Storia dell’Architettura e Restauro della "Sapienza" e con altre Istituzioni. Posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica, è realizzata col contributo del MIUR, della Regione Lazio, della Arcus, della Provincia di Roma, del Comune di Roma e col coordinamento organizzativo di Electa. Le attività del Comitato Nazionale prevedono – oltre al Catalogo a cura di Marcello fagiolo e Paolo Portoghesi, edito da Electa (35 euro in libreria, 29 euro in mostra) e ai cataloghi delle precedenti esposizioni su Bernini, Borromini e Pietro da Cortona – il completamento di una serie di oltre quindici volumi, nel loro complesso un imponente contributo agli studi sulla cultura artistica del Seicento. Tra questi i sei nuovi volumi dell’Atlante del Barocco in Italia (coordinati da M. Fagiolo, De Luca Editori d’Arte), gli studi su Pietro da Cortona (A. Cerutti, M. Villani, S. Benedetti), su Bernini (D. Del Pesco, D. Gallavotti Cavallero, S. Roberto) e su temi di architettura religiosa (S. Tuzi, S. Sturm). La mostra è aperta tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle 9 alle 19. Prezzo del biglietto: intero 8 euro; ridotto 5,50 euro. Per informazioni e prenotazioni, contattare il numero 06/39967600. |
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