Io i Briganti e il Papa

Un romanzo di Pietro Borromeo

 

 

di Cinzia Dal Maso

In una grigia giornata piovigginosa, un giovane, Marco, passeggia a cavallo sul Monte delle Fate. Una misteriosa chiazza di luce lo incuriosisce, vi entra...e si ritrova proiettato indietro nel tempo di quasi due secoli, a tu per tu con i più famosi e pericolosi briganti dei monti della Ciociaria. Dopo una serie di traversie, Marco riesce a raggiungere Roma, una città molto diversa da quella che conosce, di appena centosessantamila abitanti, con le vacche al pascolo nel Foro Romano e sotto il governo tirannico dal Papa Re. "Io i Briganti e il Papa" (Casa Editrice Fermento, 276 pagine, 14 euro) è un romanzo storico e allo stesso tempo fantastico di Pietro Borromeo, che con la sua straordinaria competenza riesce a farci rivivere l’epoca di fine Ottocento nello Stato della Chiesa. "Il contesto in cui si svolge l’avventura di Marco – spiega Borromeo – è fin nei dettagli, rigorosamente storico, come lo sono molti dei personaggi e le vicende che li riguardano".

Il testo è arricchito da moltissime illustrazioni, testimonianze d’epoca, che aiutano il lettore a immergersi nell’atmosfera di una città ormai scomparsa, con "il Tevere senza argini, a volte con le case che scendono fino al greto su muri alti e irregolari" o "con i mulini che girano lenti sulla corrente".


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