Un rimedio per il caldo

Gli antichi amavano rinfrescarsi con ventagli di varia forma

di Annalisa Venditti

Quando inizia il caldo, comincia immancabilmente ad uscire dai cassetti. Stiamo parlando del ventaglio, l’accessorio che da millenni aiuta a combattere la calura delle giornate estive. Le origini di questo grazioso strumento sono antichissime. A quanto pare i primi esemplari risalgono al 3.000 a.C. Nella tomba del Faraone Tutankhamun gli archeologi ne hanno rinvenuto uno che conservava ancora le piume di struzzo. Per gli Egizi era simbolo di felicità e riposo. Ma per rinfrescarsi lo usavano anche i Greci e gli Etruschi. Era molto in voga presso i Romani: con grandi ventagli le ancelle e gli eunuchi al servizio dell’Imperatore erano soliti sventolare il sovrano.

Nel corredo di una nobile sposa non poteva mancare un ventaglio di legno pregiato. Un tipo, costruito solo con tre stecche, serviva in guerra per dare il segnale di inizio alla battaglia. Nel Museo archeologico di Trevignano è conservato un ventaglio etrusco di bronzo lavorato a sbalzo, rinvenuto nel 1965 in una tomba in località Olivetello, fortunatamente scampata al saccheggio degli scavatori clandestini.

Il ventaglio, chiamato flabello, risale al VII secolo a.C. ed ha forma trapezoidale. Misura 47 x 42 centimetri ed è decorato a sbalzo da numerosi puntini, borchiette e trattini concentrici. Vista la magnificenza del pezzo, presupponiamo che dovesse essere prestigioso possederne uno, evidente simbolo di autorità e potere.

L’argomento verrà approfondito nel corso dell’Intervista possibile di "Questa è Roma!", la trasmissione ideata e condotta da Maria Pia Partisani, in onda ogni sabato mattina, dalle 11.00 alle 12.00, su Nuova Spazio Radio (88.150 MHz).


INDIETRO

WWW.SPECCHIOROMANO.IT - Rivista telematica di Cultura
Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 224 / 2013 del 25 settembre 2013
Copyright 2003-2021 © Specchio Romano  - webmaster Alessandro Venditti

Contatore siti