Colonna, Doria Pamphilj e Pallavicini, tre nobili Palazzi spalancano le porte

di Cinzia Dal Maso

Tre nobili palazzi romani spalancano a giugno le loro porte per offrire all’ammirazione del pubblico i capolavori di pittura che custodiscono gelosamente da secoli. E’ un’occasione davvero unica, che si realizza grazie alla disponibilità delle famiglie proprietarie delle collezioni Colonna, Doria Pamphilj, Pallavicini e al sostegno di Progetto Italia, società del Gruppo Telecom e della Sezione Lazio dell’Associazione Dimore Storiche Italiane. Si potrà così apprezzare anche lo splendore delle architetture, studiare da vicino le tracce del passato e comprendere come l’attività dei proprietari, attenti tutori di questi beni, mantenga integre e vive le testimonianze della nostra cultura attraverso una costante ed attenta manutenzione.

Ognuna delle tre mostre durerà quattro giorni, di cui il primo sarà ad inviti, destinato a personalità del mondo istituzionale, artistico e ai soci dell’Associazione, mentre i successivi saranno a ingresso libero.

Palazzo Colonna, in via della Pilotta 17, sarà aperto per tutti dal 3 al 5 giugno, dalle 10,00 alle 17,00, permettendo di ammirare ben quarantatré tele del Vanvitelli, uno dei nuclei più consistenti in possesso di privati, di proprietà della famiglia Colonna. Molti di questi quadri sono inediti, e solo una piccola parte è stata esposta nelle mostre dedicate all’artista che si sono tenute recentemente.

Dal 10 al 12 giugno, sempre dalle 10.00 alle 17.00, sarà la volta di Palazzo Doria Pamphilj (Piazza del Collegio Romano, 2). Qui si potrà vedere, nel Salone Verde, la cui Galleria sarà aperta per l’occasione, una Annunciazione di Fra Filippo Lippi, magnifico esempio del primo Rinascimento Fiorentino. Anche in questo caso si tratta di un’opportunità molto importante, non solo per il grande pubblico ma anche per gli specialisti, che potranno confrontare questo dipinto con gli altri quadri del Quattrocento fiorentino presenti nella Galleria Doria Pamphilj.

Palazzo Pallavicini, in via XXIV Maggio 43, potrà essere visitato dal 24 al 26 giugno, con lo stesso orario. Nella sala centrale del Casino dell’Aurora sotto l’affresco di Guido Reni, verrà esposta per la prima volta a romani e turisti uno dei dipinti più significativi del primo Rinascimento, attribuito da alcuni studiosi a Sandro Botticelli e da altri a Filippino Lippi. Viene chiamato "la Derelitta", ma in effetti raffigura un personaggio biblico, Mardocheo, mentre, dopo essersi lacerato le vesti, si abbandona a un pianto disperato.

A corredo dell’evento è un elegante catalogo della casa editrice Skira, a cura di Giada Lepri, con una breve introduzione di Moroello Diaz della Vittoria Pallavicini sulla storia dell’A.D.S.I. - sezione Lazio, un contributo di Marco Tronchetti Provera, Presidente Onorario di Progetto Italia S.p.A. e la presentazione dei tre gruppi di opere con saggi di studiosi illustri.


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