Maurizio Varamo e Albertina

Raffinate scenografie d’autore a Palazzo Wedekind

di Alessandro Venditti

A Palazzo Wedekind (Piazza Colonna, 366) è allestita fino a domani la mostra "Albertina. Un filo di lana lungo 60 anni". A curare l’esposizione, in cui si possono ammirare i capi delle collezioni storiche che hanno reso famosa nel mondo la maglieria d’Alta Moda di Albertina Giubbolini, è stato Maurizio Varamo. All’inaugurazione, cui era presente il vicesindaco di Roma, Maria Pia Garavaglia, dieci splendide modelle hanno indossato capi attualmente in produzione, muovendosi in un raffinato allestimento scenografico. Foto d’epoca e schizzi tratti dall’archivio della maison permettono di ripercorre l’itinerario artistico di una stilista che in sessant’anni di attività ha saputo esaltare la bellezza e l’eleganza femminile attraverso i colori e la morbidezza della lana. Arte e artigianato uniscono Albertina Giubbolini al genio creativo di Maurizio Varamo, il famoso scenografo che dal 1997 dirige il laboratorio del Teatro dell’Opera di Roma. Varamo ha collaborato molte volte sia con la Camera della Moda che con stilisti come Gattinoni, Furstenberg, Gay Mattiolo. Nel suo atelier di scenografia, un attico che si affaccia sul Circo Massimo, continua a dar vita a un’antica tradizione nata nel Cinquecento e che ancora distingue il nostro Paese in tutto il mondo: la scenografia all’italiana.

Un’arte meravigliosa che il talento e la grande passione di Maurizio Varamo portano in tutto il mondo. Da poco rientrato dalla Cina, reduce dal clamoroso successo al Gran Teatro di Shangai di un "Barbiere di Siviglia" tutto dipinto, Varamo continua il suo fervido impegno con il Teatro dell’ Opera di Roma, lavorando tra l’altro al "Don Giovanni" di Franco Zeffirelli che aprirà la stagione 2006.


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