Una cannonata sul Pincio L’avrebbe sparata Cristina di Svezia
La cinquecentesca fontana davanti a Villa Medici, in viale Trinità de’ Monti, è opera di Annibale Lippi. Semplice ed elegante, è costituita da una vasca rotonda in cui si raccoglie l’acqua di uno zampillo che fuoriesce da una palla di cannone in bronzo, al centro di una curiosa leggenda. Si narra che la palla sia stata sparata fin qui da Cristina di Svezia e in seguito posta a ornamento della fontana. Come è noto la regina, famosa per il suo carattere forte ed eccentrico, trascorse un lunghissimo periodo d’esilio a Roma, dal 1654 alla morte, avvenuta nel 1689. Un giorno, mentre si trovava a Castel Sant’Angelo, vedendo i cannoni degli spalti, non avrebbe resistito alla tentazione di esplodere un colpo in direzione del Pincio. Sembra che, non potendo arrivare in tempo a un appuntamento a Villa Medici con il pittore francese Charles Errand, avesse trovato un modo alquanto originale per far capire all’amico che non si era dimenticata dell’impegno. .Non si riesce, però, a capire come un’arma del seicento potesse avere una gittata di quasi un chilometro e mezzo. Fatto sta che qualcuno mostra ancora, sul portone di Villa Medici, un’ammaccatura tondeggiante, a prova dell’impatto della palla. |
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