In mostra a Villa D’Este gli acquerelli di Ettore Roesler Franz Un vedutista di fine Ottocento a Tivoli [photogallery/photo15293/real.htm]
di Cinzia Dal MasoQuando si sente nominare Ettore Roesler Franz, la mente corre subito ai suoi famosi acquerelli sulla "Roma sparita", sublime tentativo di fissare sulla tela gli scorci suggestivi che venivano inesorabilmente distrutti per adeguare la città al nuovo ruolo di Capitale d’Italia. Ma questo grande artista, nato a Roma il 12 maggio 1845, immortalò anche numerosi paesaggi della Campagna romana, con una particolare predilezione per l’area tiburtina. Soggiornò lungamente a Tivoli e il 6 febbraio del 1903 la giunta comunale cittadina, guidata dal sindaco Fabio Mastrangeli, con il parere favorevole dell’opposizione, gli conferì la cittadinanza onoraria. Qualche mese dopo l’artista donava a Tivoli – in segno di gratitudine - uno dei suoi acquerelli più belli, il "Ponte Lupo", tuttora conservato nello studio del sindaco. "Il dono – scrive Marco Vincenzi, primo cittadino di Tivoli – conferma il forte legame che unì il pittore a Tivoli e il ruolo importante che ebbero nella sua vicenda artistica e umana la città e i suoi amici tiburtini: egli trascorse molti dei suoi giorni in una casa appartenuta a Onorato Carlandi in via dei Cappuccini, fuori porta santa Croce. Tiburtino era Adolfo Scalpelli, l’allievo prediletto che Roesler Franz nel suo testamento, scritto in Tivoli il 25 settembre 1905, lasciò erede del proprio studio". In omaggio a questo profondo e proficuo rapporto, fino al prossimo 26 settembre l’appartamento del Cardinale a Villa d’Este ospita la mostra "Ettore Roesler Franz. Un vedutista di fine Ottocento a Tivoli e nel Lazio", organizzata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Provincia di Roma e del Comune di Tivoli, in collaborazione con Banca Intesa. In esposizione, circa 100 acquerelli e due olii, provenienti da collezioni pubbliche e private, oltre a schizzi, bozzetti, disegni, foto scattate con il kinegrafo e documenti d’epoca. "Nell’attuale rassegna – spiega Isabella Pasquini Barisi, direttore di Villa d’Este – si è voluta offrire una panoramica esaustiva del percorso artistico di Ettore Roesler Franz, dalle immagini assai note della ‘Roma Sparita’ e della campagna romana a quelle in usuali dei paesaggi inglesi, della Val Nerina e delle paludi laziali. Tra le opere esposte – continua la studiosa – non mancano comunque immagini inedite di Villa d’Este, ritratta nella sua malinconica e aristocratica decadenza, con i viali e i terrazzamenti invasi da una vegetazione inselvatichita, ma nobilitati dai maestosi e svettanti cipressi; con le fontane inaridite ma ancora ornate da una decorazione scultorea più tardi depredata o scomparsa". Tra le opere esposte, è anche il famoso ritratto ad olio che Giacomo Balla fece a Roesler Franz proprio a Villa d’Este nel 1902. La mostra può essere visitata presso la Villa d’Este di Tivoli tutti i giorni, tranne il lunedì, dalle 8,30 a un’ora prima del tramonto. Il catalogo è a cura di Marco Testi (De Luca Editori d’Arte, 156 pagg., riccamente illustrato in b/n e a colori). |
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