Mario Mafai a Palazzo Venezia

La sua calma febbre di colori

di Cinzia Dal Maso

Si apre oggi a Palazzo Venezia, in via del Plebiscito 118, dove rimarrà fin al 27 febbraio 2005, la grande e suggestiva mostra dedicata a Mario Mafai e alla sua straordinaria produzione artistica.

Nato a Roma nel 1902, Mafai lasciò ben presto gli studi regolari per dedicarsi completamente alla pittura.

Una parte cospicua della sua opera è rappresentata dalle immagini di Roma, caratterizzate da un profondo senso cromatico, e dalla accurata scelta di luoghi e di atmosfere: non solo gli suoi scorci più poetici, ma anche la realtà più cruda. Celebri sono le sue "Demolizioni", raffinate meditazioni coloristiche che prendono spunto dagli sventramenti del Ventennio nel centro storico. "La sua storia personale è profondamente legata a questa città – ha spiegato Gianni Borgna, assessore alle Politiche Culturali del Comune di Roma – dal sodalizio con Scipione e Antonietta Raphaël (con i quali costituì alla fine degli anni Venti quella che Roberto Longhi chiamò ‘Scuola di via Cavour’), ai suoi rapporti con i letterati, alle tante rappresentazioni dei luoghi urbani".

Promossa dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano, dall’Assessorato alle Politiche culturali del Comune di Roma, dalla Sovrintendenza ai Beni Culturali e dall’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma, la mostra "Mario Mafai (1902 – 1965). Una calma febbre di colori" è un doveroso omaggio all'Artista, a quaranta anni dalla sua scomparsa e a quasi altrettanti dalla sua ultima esposizione "istituzionale" a Roma, tenutasi a Palazzo Barberini nel 1969.

L’esposizione antologica, curata dall’Archivio della Scuola Romana, raggruppa circa novanta opere ed è studiata con intento filologico, di ricostruzione fedele del mondo di Mafai, dei suoi importanti sodalizi intellettuali ed artistici, del clima storico in cui egli operò e fu protagonista.

"La grandezza di Mafai - ha osservato Vincenzo Vita, assessore alle Politiche culturali della Provincia di Roma - non consiste solo nella sua presenza tra i protagonisti di un periodo contrassegnato da una grande creatività nazionale. Credo che vada sempre sottolineata la caratura internazionale della sua opera".

Il Comitato scientifico è composto da Giuseppe Appella, Fabrizio D'Amico, Giulia Mafai, Federica Pirani, Claudio Strinati, Claudia Terenzi, Netta Vespignani. L’evento è stato organizzato dall’Archivio della Scuola Romana, dalla Soprintendenza Speciale per il Polo Museale Romano, dalla Soprintendenza ai Beni Culturali del Comune di Roma e da Zètema Progetto Cultura.

L’elegante catalogo è edito da Skira (192 pagine, 88 foto a colori e 135 in b/n, 50,00 euro).

La mostra si può visitare dal martedì alla domenica, dalle ore 9.00 alle 19.00, il sabato dalle ore 10.00 alle 20.00. Biglietto intero 7,00 euro, ridotto 5,00 euro.

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