A Roma il Museo del Presepe: un’arte che accomuna i popoli

di Annalisa Venditti

Nel cuore di Roma, poco distante dai Fori Imperiali, si nasconde un piccolo tesoro di arte sacra: è il Museo Tipologico Internazionale del Presepio, uno scrigno di meravigliose Natività realizzate nei materiali più disparati, provenienti da diverse regioni del nostro Paese e da tutto il mondo. L’esposizione permanente, curata dall’ "Associazione Italiana Amici del Presepe", ha sede nei sotterranei della bella Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta (via Tor de’ Conti, 31 A, tel. 06.6796146).

All’interno del museo sono raccolte sacre rappresentazioni antiche e moderne di grande interesse storico e documentaristico: una straordinaria collezione, che supera i tremila pezzi, tuttora in continua crescita. Come non rimanere a bocca aperta dinanzi a un presepe trapanese del 1600 interamente composto da piccole conchiglie? E che dire dei minuti capolavori incastonati nei gusci di noci? E degli scorci realizzati seguendo a regola d’arte le leggi della prospettiva? Pupazzi di cartapesta, terracotta, vetro soffiato, cera, sughero, ceramica, gesso, latta, legno e persino costruiti con le foglie di mais, il marzapane, la paglia, la mollica di pane, il piombo e lo stagno, costituiscono la preziosa occasione per esplorare il significato che la grande festa del Natale ha assunto durante i secoli nei diversi Paesi del mondo.

La rappresentazione di quella sacra notte raccoglie, come in un quadro variopinto, ancestrali aspetti etnici e culturali, colori e materiali di popoli e terre solo apparentemente lontane, perché accomunate dalle forti radici del medesimo culto.

E’ possibile ammirare, oltre ai classici presepi napoletani e romani dalle pittoresche vedute cittadine, anche esemplari provenienti dalla Spagna, dal Portogallo, dalla Francia, dalla Germania, dall’Austria, dalla Cecoslovacchia, dalla Svezia, dall’Ungheria, dalla Finlandia, dal Madagascar, dall’Equador, dal Perù, dal Messico. E solo per citarne alcuni. C’è addirittura una sacra rappresentazione ispirata a "I Promessi Sposi", un presepe "manzoniano" in cui sono facilmente riconoscibili tutti i protagonisti del celebre romanzo: Renzo, Lucia, fra’ Cristoforo, Agnese.

L’ "Associazione Italiana Amici del Presepio", fondata nel 1953 da alcuni appassionati cultori di questa antica arte col preciso scopo "di mantenerne viva la tradizione, diffonderla sempre più e studiarne ed evidenziarne tutti gli aspetti, religiosi, storici, artistici, folcloristici e tecnici", organizza durante l’anno mostre e conferenze sull’argomento, oltre ad un interessante corso di tecnica presepistica.

Il museo è aperto al pubblico da settembre a giugno (mercoledì-sabato dalle ore 17.00 alle 20.00) e dal 25 dicembre al 6 gennaio (feriali: 16.00-20.00; festivi: 10.00-13.00 e 16.00-20.00).


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