Bella alla pari di una sofisticata
dama, ma allo stesso tempo imperturbabile ed orgogliosa come solo una popolana
romana sa essere. La morbida chioma nera esalta il volto severo ed elegante,
mentre gli occhi bruni, grandi ed audaci, si aprono in un enigmatico sguardo:
così Frederic Leighton, pittore inglese attivo a Roma negli anni cinquanta
dell’Ottocento, immortalava l’affascinante Anna Risi, moglie di un calzolaio
trasteverino del tempo. Fino al 29 giugno, in occasione della grande esposizione
dedicata alla "Maestà di Roma" (allestita in tre diverse sedi, le Scuderie del
Quirinale, la Galleria d’Arte moderna e l’Accademia di Francia), la splendida
tela che la ritrae, proprietà del Museum of Art di Philadelphia, resterà in
mostra nella sezione intitolata a ‘La naturale nobiltà e bellezza del popolo
romano’.
"Frederic Leighton – spiega la
storica dell’arte Anna Villari nella scheda del catalogo ("Maestà di Roma",
Electa, 715 pagine, euro 50) - nell’inverno del 1858-1859 era tornato a Roma
dopo un soggiorno parigino. ‘Nel pieno sole della campagna romana’ conobbe Nino
Costa e quanti, artisti italiani e stranieri, si dedicavano in quegli anni
all’esplorazione ed allo studio dal vero delle terre e delle genti del Lazio.
Leighton individuò sin dagli esordi in una pittura storica e di figura quella
sincerità e verità di approccio che i suoi colleghi e amici cercavano nella
pittura di paesaggio. Razza antica, orgogliosa, a tratti sprezzante, con donne
di classica, leggendaria bellezza e pudore, il popolo latino dopo l’intensa
stagione nazarena, continuava così a esercitare il suo fascino arcaico sugli
artisti stranieri".
Secondo le testimonianze
dell’epoca, la carismatica Anna Risi, detta la Nanna, aveva "folti capelli" e
"lineamenti forti, addolciti da un’espressione malinconica". A quanto pare, la
sua fiera bellezza divenne ben presto nota nell’ambiente artistico del tempo,
soprattutto per l’intesa relazione amorosa che la bella romana intrecciò con il
pittore tedesco Anselm Feuerbach, di cui inizialmente era stata modella. Per
Anna Villari, nel quadro di Leighton, con le labbra sensualmente dischiuse e le
braccia portate al busto in un gesto di delicata protezione, Nanna appare
"regale". Anche se un pesante drappeggio, effimera trovata dell’artista, copre
il semplice abito da popolana, la bella trasteverina si presenta al riguardante
nella preziosa veste di "musa altera e consapevole, moderna Monna Lisa".
La mostra "Maestà di Roma", ideata
da Stefano Susinno ed Olivier Bonfait, raccoglie più di seicento opere
provenienti da numerosi musei stranieri, esemplificative per illustrare il
fermento artistico che animò la Città eterna in quel coacervo di istanze e
movimenti che fu l’Ottocento.