Il regista Stefano Maria Palmitessa, con uno stile fine e ricercato, si concentra sull’estetica visuale. Per questo spettacolo si è ispirato al cromatismo e al formalismo della pittura di matrice avanguardistica. Il make-up degli attori, legato ai quadri dei suprematisti russi, è stato curato dall’Accademia di Trucco Professionale di Roma, che riconferma una felice collaborazione attiva anche nei precedenti spettacoli della Compagnia. Oltre agli elementi scenografici realizzati da Silvano Martorana, sono presenti delle draperies di Stefano Zampieri a far da cornice agli eventi in scena. Le coreografie e i ventagli sono di Mara Palmitessa.

Un raffinato gusto per il grottesco è l’elemento che viene maggiormente esplorato, proponendo un adattamento stravagante e fuori dalle regole, a cominciare dal generale Tito.

di Annalisa Venditti