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Una mostra che fa discutere

Body Worlds

E’ arrivata anche a Roma la mostra che ha suscitato discussioni in tutto il mondo. E’ ospitata nei vasti spazi delle Officine Farneto, suggestivo esempio di archeologia industriale nella zona del Foro Italico, in via dei Monti della Farnesina 73, dove rimarrà fino al 12 febbraio 2012. Si tratta di "Gunther von Hagens’ BODY WORLDS. Il vero mondo del corpo umano", che ha già registrato 33 milioni di visitatori, di cui 11 milioni solo in Europa. In esposizione, insieme ad oltre 200 organi e sezioni, 20 corpi interi plastinati. Il percorso è dedicato al cuore, dall’inizio della vita alle patologie che possono alterarne e minarne il funzionamento, fino alla morte. Il cuore, infatti, è il primo organo a formarsi all’interno dell’embrione umano ed è quello che, nel corso dell’esistenza, lavorerà di più, pompando oltre 200 milioni di litri di sangue in media nella vita di una persona. Gunther von Hagens si propone di illustrare il corpo umano come non è mai stato fatto, rendendo accessibile al grande pubblico una serie di informazioni relative alla medicina e all’anatomia che altrimenti resterebbe relegata al solo ambito scientifico. Per lui è semplicemente il modo più diretto di divulgare ed educare sui temi della salute, del benessere, della corretta alimentazione, ma dovunque sia andata la mostra è stata oggetto di vive polemiche, soprattutto per la spregiudicata esibizione della morte. E’ stato lo stesso von Hagens a inventare e brevettare fin dagli anni settanta, all’Università di Heidelberg, la tecnica della "plastinazione", che permette di conservare tessuti e organi, sostituendo ai liquidi corporei polimeri di silicone. E’ così che sono state realizzate le esposizioni Body Worlds, allo scopo di far conoscere i meccanismi vitali, il funzionamento degli apparati, come quello cardiaco o respiratorio e mostrare le differenze tra organi malati e sani.

Per lo scienziato "portare Body Worlds a Roma somiglia ad un ritorno a casa, perché la mostra si pone fermamente nella tradizione dello studio dell’anatomia umana, che è iniziato con il Rinascimento": è proprio ai disegni anatomici del XV secolo che von Hagens si è ispirato nel porre i corpi plastinati in pose dinamiche, in modo da rendere ancora più comprensibili il funzionamento e la complessità del corpo umano.

"Body Worlds ha contribuito in maniera sostanziale a determinare nel pubblico una nuova consapevolezza del proprio corpo - ha dichiarato von Hagens - e a sensibilizzarlo attivamente sul tema della donazione di sangue e di organi, per salvare altre vite umane".

Body Worlds ha un proprio programma di donazione dei corpi curato dall’Institute far Plastination, che conta circa 13000 donatori registrati.

Il 68% dei visitatori intervistati dopo aver visto la mostra ha ammesso di aver deciso di prestare in futuro maggiore attenzione alla propria salute; circa il 23% si è detto più disponibile rispetto al passato alla donazione degli organi.

di Alessandro Venditti

28 settembre 2011

 

 

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